Togliere un tatuaggio nero o colorato, piccolo o grande, al viso o in qualsiasi parte del corpo, al giorno d’oggi oltre ad essere un trattamento sempre più richiesto, è anche più facile e possibile grazie ad alcuni laser elettromedicali straordinariamente efficaci. L’esperienza dello specialista è fondamentale, ma questa va di pari passo con l’efficacia dello strumento che viene usato; il medico deve essere bravo e deve usare un ottimo strumento; se manca una di queste due prerogative il risultato non sarà mai ottimale.
Alcuni fattori importantissimi che influenzano la velocità di smaltimento del pigmento trattato di volta in volta e di conseguenza l’efficacia reale del Laser utilizzato sono: il tipo di pelle del paziente, l’estensione del tatuaggio, i colori presenti e la qualità del pigmento e la profondità dello stesso negli strati della pelle. Questi fattori condizioneranno ovviamente anche il numero di sedute totali necessarie ad eliminare il tattoo indesiderato ed il relativo costo. Il costo a seduta per l’eliminazione di un tattoo è, come detto, fortemente variabile, ma una valutazione accurata dei nostri esperti specialisti potrà dare tutte le delucidazioni in merito sui pro e i contro.
Uno degli strumenti migliori sul mercato è rappresentato dal Laser Q Switch che lavora in nanosecondi e picosecondi (tipo PicoLaser), in grado di frantumare i pigmenti della maggior parte dei colori e delle lunghezze d’onda esistenti in natura (soltanto il giallo è tra i colori più difficili da eliminare, ma rimovibile con altre tecnologie laser medicali), trattando aree anche estese nella stessa seduta e con ottimi risultati.
Il Laser è dotato di vari manipoli, ognuno specifico per determinate lunghezze d’onda e, quindi, per specifici colori. Il meccanismo d’azione del Laser Q Switched si fonda su un rapidissimo trasferimento di calore al particolare pigmento scelto come target, talmente veloce ( nell’ordine dei nano o picosecondi) da non interessare se non in piccolissima parte, le cellule vicine ai pigmenti colpiti. La cadenza tra una seduta e l’altra può variare da 30 a 60 giorni e il numero delle sedute è fortemente variabile, dipendendo da tanti fattori quali l’estensione del tatuaggio, i colori presenti, il tipo di pigmento, il fototipo, ecc.
Soprattutto per i tattoo di grandi dimensioni è importante far presente sin dall’inizio la necessità di affrontare questo ciclo di sedute con pazienza, costanza e motivazione, al fine di raggiungere i migliori risultati.
A ogni seduta verrà demolita e polverizzata una parte del pigmento che verrà poi facilmente smaltita nelle settimane successive dal nostro organismo, ma la rapidità dello smaltimento e di conseguenza il numero di sedute necessarie a rimuoverlo, dipendono da vari fattori quali ad esempio il tipo di pigmento utilizzato, la soggettività del paziente, la presenza di eventuali “cover”, l’anzianità e l’estensione del tattoo ed il fumo.
La pelle potrebbe apparire più edematosa e arrossata nella settimana successiva al trattamento. Terminata la seduta verrà applicata dallo specialista una pomata antibiotica e prescritta una terapia che andrà seguita fino alla caduta spontanea delle crosticine (facendo attenzione a rimuovere qualsiasi residuo di pomata antibiotica prima di esporsi al sole l’effetto dell’antibiotico a contatto con la luce solare macchia la pelle!).
Altra importante raccomandazione è l’utilizzo di creme solari a protezione totale per tutta la durata del post trattamento sino al successivo controllo, avendo cura di ripetere più volte al giorno l’apposizione di tali preparati. Utile l’ausilio di creme lenitive e riepitelizzanti, soprattutto in casi di forte irritazione e in pazienti con fototipo 1 o 2, da apporre delicatamente sulla cute 2 volte al giorno fino alla successiva seduta.
E’assolutamente proibita l’esposizione della pelle trattata all’azione traumatizzante di sauna, bagno turco, piscina, lampade abbronzanti e a qualsiasi sollecitazione termica o meccanica che risulterebbe dannosa. È consigliabile astenersi da attività sportiva e sforzi protratti di ogni genere per almeno i primi 5-7 giorni successivi al trattamento.