La tecnologia negli ultimi decenni ha fatto progressi enormi anche in un campo dove le richieste sono cresciute in maniera esponenziale: sempre più persone infatti desiderano trovare il modo più efficace per eliminare uno o più tattoo indesiderati. Oltre all’imprescindibile esperienza dei nostri specialisti, gli strumenti elettromedicali che vengono utilizzati per l’eliminazione dei tatuaggi sono laser elettromedicali Q Switched di ultima generazione, con più manipoli e varie lunghezze d’onda specifiche per vari tipi di pigmenti. Tali apparecchiature lavorano sia a nanosecondi che a picosecondi, permettendo di vaporizzare in piccolissimi frammenti i pigmenti di colore che compongono la matrice del tatuaggio da eliminare che verrà frantumato, di seduta in seduta, e smaltito gradualmente dal nostro organismo.
La tecnologia attuale permette di trattare anche aree tatuate particolarmente estese, di quasi tutti i colori (il bianco e il giallo sono gli unici pigmenti non responsivi, ma trattabili con altri strumenti elettromedicali. Nel post trattamento si assiste ad un arrossamento locale transitorio, che solitamente dura 3-7 giorni, e alla comparsa di crosticine e raramente anche di piccole bolle (soprattutto dopo le prime sedute ed in caso di tattoo carichi di pigmento). Questi strumenti sono sicuri, se usati da mani di professionisti esperti, non lasciando alcun esito permanente né cicatrici. Il trattamento è sconsigliato in pazienti con preesistenti problematiche di alterata cicatrizzazione (con tendenza a formare cheloidi).
Evitare l’esposizione al sole o a lampade UV almeno un mese prima.
La pelle potrebbe apparire più edematosa e arrossata nella settimana successiva al trattamento. Terminata la seduta verrà applicata dallo specialista una pomata antibiotica e prescritta una terapia che andrà seguita per 8-10 giorni, facendo attenzione a rimuovere qualsiasi residuo di pomata antibiotica prima di esporsi al sole (l’effetto dell’antibiotico a contatto con la luce solare macchia la pelle!).
La zona trattata dovrà essere coperta e si dovrà evitare di bagnarla per la prima settimana. Altra importante raccomandazione che verrà data dallo specialista è quella dell’utilizzo di creme a protezione totale per tutta la durata del post trattamento sino al successivo controllo, avendo cura di ripetere più volte al giorno l’apposizione di tali preparati e facendo attenzione a rimuovere qualsiasi residuo di pomata antibiotica prima di esporsi al sole (l’effetto dell’antibiotico a contatto con la luce solare macchia la pelle!).
Utile l’ausilio di creme lenitive e riepitelizzanti, soprattutto in casi di forte irritazione e in pazienti con fototipo 1 o 2, da apporre delicatamente sulla cute 2 volte al giorno fino alla successiva seduta.
E’assolutamente proibita l’esposizione della pelle trattata all’azione traumatizzante di sauna, bagno turco, piscina, lampade abbronzanti e a qualsiasi sollecitazione termica o meccanica che risulterebbe dannosa. È consigliabile astenersi da attività sportiva e sforzi protratti di ogni genere per almeno i primi 5-7 giorni successivi al trattamento.